L I R I C H E

3.5.10

La strada











Lacrima di pietra,
non scende e pende,
graffia nell'abissale vuoto
della stanza.

Di ghiaccio,
il silenzio rimbomba
perenne nel soffio del cuore,
sospeso, nell'inesorabile singhiozzo.

Nelle caverne della mente,
l'imbroglio offusca la prudenza,
quale il senso del dolore incastonato?

Davanti e durante non si comprende,
non c'è spazio ne destinazione,
che conforto ceda.

In fondo al tunnel,
dietro la porta,
in fondo al buio,
dopo le perle di sale,
solo in fondo a tutto,
solo dopo il percorso,
la strada si intuisce










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