L I R I C H E

3.5.10

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Persa prima di
appoggiare le labbra sulla sponda,
mentre sentivo di terra e acqua ignota
oramai il mondo da ogni parte.

Senza tregua le labbra continuano a narrare
di remi dentro i fianchi e dell'alta marea,
del segreto di stupore nelle perle di gaudio
e di tesori snidati.

Esco, ancora salva,
per ora o per sempre,
gli occhi dietro le nuvole,
senza scudo e tempo,
inseguo, sbattuta dalle confidenti
ali del vento la mia costa.

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