L I R I C H E

4.5.10

Presagio












Pesante pensiero
perpetuo di sere autunnali,
colgo seduta nel corpo
il preludio dell'attesa,
nelle onde nel solco
al sollevarsi della luna testarda.

La gemma del cuore
si nutre di eventi,
senza tradimenti,
progetti e chimere,
percorre il fato
senza testimoni.

Nel suo sentiero,
l'anima vezzeggia colori e passioni,
priva di ricordi e legami,
percorre l'evento urgente
con impegno solenne.

Quasi il canto degli Dèi,
come un presagio
che scavalca l'intreccio
e slega l'oracolo.
Ritorno nella terra desiderata,
provvista di niente,
con l'inesorabile verità.

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